Tirreno Adriatico 2019, Hepburn si gode il primato ma ricorda il suo ruolo: “Sono qui per aiutare Adam”
Michael Hepburn premiato dalla squadra con la maglia azzurra della Tirreno – Adriatico 2019. Primo del team a tagliare la linea del traguardo al termine della cronosquadre inaugurale vinta, il corridore della Mitchelton – Scott si gode il simbolo del primato di questa 54ª edizione della Corsa dei Due Mari, pur consapevole che si tratta di un premio provvisorio, che non lo esime dai suoi compiti di gregariato in favore del capitano designato Adam Yates, che ha subito potuto guadagnare un bel bottino rispetto ai rivali.
“Non abbiamo concordato niente con i compagni, ma sono davvero contento che abbiamo vinto la corsa e fortunatamente per me sono passato per primo – commenta sorridente – Sono in testa alla classifica, ma il nostro obiettivo era vincere la tappa ed eravamo focalizzati su questo. Veniamo da diversi anni in cui siamo sempre molto competitivi in questa disciplina, ma qui non avevamo mai vinto. Da anni cerchiamo di fare sempre meglio e siamo contenti del primo successo visto che nell’ultimo periodo abbiamo lavorato molto sui materiali e sull’aerodinamica, come fanno anche i nostri avversari. Oggi ne usciamo contentissimi e ora ci aspetta una settimana di duro lavoro, ma non proprio per difendere la mia maglia, perché sono qui per aiutare Adam Yates a vincere la corsa”.
Atleta di livello assoluto su pista, vanta nel suo palmarès ben sette ori iridati nell’inseguimento individuale e a squadre, ribadisce la sua passione per questa disciplina e per le prove contro il tempo, sottolineando comunque la sua voglia di emergere anche su strada. “Corro in una formazione professionistica della strada e sto cercando di migliorare anche nelle corse in gruppo – ammette – In particolare, mi piacciono le classiche del nord e in questa stagione ci tengo a far bene e migliorare. Pur senza precludermi nulla, mi sto concentrando sulla strada e voglio dare il massimo per aiutare i miei capitani, sperando di togliermi anche delle soddisfazioni, non solo nelle prove contro il tempo, visto che mi piace tantissimo questa specialità, ma anche in altre gare come le classiche che affronteremo tra poche settimane”.
Per concludere la conferenza stampa ritorna sui due episodi negativi della giornata: la caduta di Oscar Gatto e Rafal Majka causata da una persona che ha attraversato la strada e la signora col cane che ha attraversato la strada quando la sua formazione stava transitando sotto lo striscione dell’ultimo chilometro: “Queste cose non devono accadere – conclude visibilmente preoccupato – sul bus prima della prova abbiamo visto l’incidente della Bora e spero che Gatto e Majka non abbiano brutte conseguenze, mentre noi siamo stati appena più fortunati di loro e siamo riusciti a evitare la signora, ma non è stata per nulla una bella esperienza”.
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